Lettera
aperta al Sindaco di Ardea
Egregio Sindaco,
il Consiglio Comunale, su
proposta della sua Giunta, ha votato il 31 luglio scorso la delibera n. 10
riguardante l’assestamento di bilancio 2017.
In tale delibera, al fine
di far fronte a debiti fuori bilancio per 1.177.313,07€, si iniziava la
procedura di riequilibrio pluriennale prevista dall’art. 243 bis del Testo
Unico Enti Locali.
Tale procedura prescrive
che entro il termine “perentorio” di 90 giorni il Consiglio dovesse approvare
un piano di riequilibrio massimo decennale.
La scadenza del 29 ottobre
è passata inutilmente: il piano di riequilibrio non è stato deliberato.
Novanta giorni sono
parecchi, eppure non se n’è trovato uno per convocare l’inutile commissione
bilancio del consiglio comunale per incardinare il piano di riequilibrio. Non
uno per convocare una riunione di giunta sullo stesso tema. La domanda che i
cittadini si pongono è: ma a cosa servono consiglio, giunta, commissione se non
fanno quello che istituzionalmente sono tenuti a fare? A che serve una
presidente della commissione bilancio che per 90 giorni non si occupa di un
tema fondamentale per la continuità amministrativa? E che arriva al balletto
delle dimissioni date e ritirate, trapelate e mai smentite? Pensavamo che il
teatrino della vecchia politica fosse alle nostre spalle e invece ce lo
ritroviamo ancora in palcoscenico.
A questo punto le norme
sono chiare: inizia la procedura per il dissesto finanziario del Comune di
Ardea che può essere dichiarata dal Consiglio Comunale oppure da un Commissario
nominato dal Prefetto previo scioglimento del Consiglio Comunale.
La sua Amministrazione si
trova quindi di fronte ad un bivio: dichiarare il dissesto oppure andare a
casa.
Tutto ciò senza aver
minimamente discusso pubblicamente della situazione e, temiamo, sostanzialmente
senza essere coscienti di quello che stava succedendo.
Ci chiediamo infatti quanti
di quei consiglieri che hanno votato a favore della delibera (quindici, tutti
quelli del gruppo Movimento 5 Stelle) fossero consapevoli del meccanismo che si
azionava e delle conseguenze di quel voto.
C’è stato un dibattito
all’interno del gruppo? Si sono valutate le alternative? Oppure la situazione è
precipitata negli ultimi giorni quando, nei fatti, si è arrivati ad avere come
unica possibilità la dichiarazione di dissesto?
A noi cittadini non è dato
avere una risposta a queste domande, stante il clima di sostanziale omertà in
cui agisce la sua amministrazione. All’esterno nulla trapela e tutto si consuma
nel chiuso delle stanze del Comune.
Si decide sul futuro di
50000 cittadini di Ardea a loro insaputa.
E questo, caro Sindaco, da
parte di una amministrazione che tanta speranza di cambiamento aveva suscitato
nella cittadinanza.
I voti da lei ottenuti sono
innanzitutto i voti dati al Movimento 5 Stelle perché prometteva di portare ad
Ardea un metodo di governo basato sulla trasparenza, sull’onestà, sulla
partecipazione democratica.
Promesse che nei fatti non
sono state mantenute, tutt’altro.
Caro Sindaco, la informiamo
che l’ultimo Comune in Italia a dichiarare dissesto è stato quello di
Benevento, nel gennaio 2017, sindaco quel Clemente Mastella che potrebbe essere
il simbolo della vecchia politica tanto avversata nelle dichiarazioni dal M5S e
tanto imitata nei fatti. In questo speciale albo d’oro, dopo il nome di
Clemente Mastella, troveremo il suo: non crediamo che fossero questi i suoi
progetti e le sue aspirazioni. Sicuramente non erano i nostri e quelli dei cittadini
che la hanno votata.
A questo punto le rimane un
unico gesto che le potrebbe evitare questa vergogna: faccia fare al prefetto il
suo lavoro, faccia sciogliere questo inutile Consiglio Comunale e, dopo le
sofferenze che inevitabilmente il Commissario infliggerà agli sfortunati
cittadini di Ardea si torni alle elezioni.
Vedrà che, in questo modo,
nel giro di qualche anno il suo nome ad Ardea tornerà nell’oblio. Che comunque
è sempre meglio che lasciare un pessimo ricordo.